Qualche giorno fa Globalist, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, ha pubblicato un mio post. La versione originale, visibile al seguente link http://www.sabrinalibri.it/2016/05/un-sabato-pomeriggio-di-tanti-anni-fa.html contiene tra i commenti anche la toccante testimonianza di Tina Montinaro, moglie di uno degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, ai quali il mio scritto era dedicato.
Tanti sono i commenti dei lettori che ho ricevuto, uno in particolare mi ha colpito; voglio, con il permesso dell’autore, Vittorio, condividerlo con voi, perché la scrittura può essere sfogo, sogno, fuga ma sa anche diventare puntuale analisi, triste riflessione: a volte sollecita le menti a pensare, in altre occasioni invita le anime a volare con la fantasia, a sognare,in altre circostanze, come in questa, a sentirsi meno sole.
A volte non ti rendi conto che quello che stai vivendo passerà alla storia, non la tua storia, ma la storia di una nazione o addirittura mondiale. Che tristezza sapere però che gli attimi di “storia” che condividerai con il mondo riguardano sempre e solo stragi o tragedie, mentre le gioie sono relegate in un cerchio sempre più piccolo ! Quando invertiremo questa tendenza allora si che qualcosa sarà cambiato, ma sino ad allora dovremo vivere con la sola presunzione che stiamo facendo tutto il possibile affinché si avveri!
Bellissimo articolo, in tanti ci siamo ritrovati, forse … ci siamo tutti !
Grazie Vittorio!
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