Scrivere è uno splendido lusso a portata di penna […] Raccogli queste tue emozioni, rincorrile e catturale in gabbie fatte di parole […]
Questo è uno dei tanti consigli di Valentina C. autrice de La leggerezza dei piccoli passi, libricino gradevole regalatomi da Manuela, amica e lettrice di sabrinalibri. Questo passaggio incoraggia il lettore a scrivere, per poter fissare i pensieri, per scoprirsi e riscoprirsi.
Scrivo diari da quando ho imparato a tenere in mano una penna, non ho ancora smesso. Da piccola avevano le copertine di Holly Hobbie, le mie coetanee la ricorderanno, con gli anni sono diventati semplici quaderni, oggi sono quaderni con copertina rigida, sobri e “maturi”. Pagine e pagine hanno accolto le mie parole, ascoltato i miei lamenti, o condiviso le mie gioie in questi anni.
Scrivere per me è terapeutico, non solo quando invento storie, personaggi, o costruisco destini. Scrivere diari mi costringe a specchiarmi nella mia anima, ad ammettere le mie debolezze, a guardare con maggiore lucidità ciò che mi accade, a modificare la mia percezione del mondo e degli altri.
Affidare i miei pensieri alla carta mi ha aiutata spesso a sfogarmi, a scaricare la rabbia o la tristezza in solitudine, permettendomi maggior controllo in presenza degli altri.
In questo periodo di lockdown il numero di pagine scritte è notevolmente aumentato, ne ho ricavato come sempre grande beneficio, tanto da consigliare questa pratica anche ai miei alunni.
E voi, cari lettori e lettrici? Che rapporto avete con carta e penna, nel vostro quotidiano? Scrivete diari, lo avete fatto in passato, ci state pensando? Vi ho convinto? Mi farà piacere raccogliere le vostre impressioni.
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Un diario è sempre presente sul mio comodino, ma spesso mi faccio prendere dalla pigrizia e lo lascio lì solo soletto per mesi..
Questa lettura era proprio il boost che mi ci voleva per riprendere in mano la penna!