Il 2020 è cominciato con una bella lettura, consigliata da un’amica e lettrice di sabrinalibri: è Il treno dei bambini, di Viola Ardone, spaccato di vita di un’Italia del dopoguerra che non conoscevo.
La voce narrante è quella del protagonista, un bambino di sette anni che la sorte e il momento storico hanno fatto crescere in fretta e che, con ingenua saggezza informa, racconta, scuote, commuove.
La storia narra anche la sua crescita, e con lo sfogliare delle pagine anche la scrittura cresce e matura, fino a diventare la voce profonda di un cinquantenne.
Non voglio svelare altro, lasciandovi il piacere della lettura, solo un ultimo consiglio: io l’ho divorato in due giorni, voi resistete, non ingoiatelo come ho fatto io, racchiude piccole perle di saggezza che vanno fatte sedimentare per coglierne appieno il significato, bocconi piccoli mi raccomando.
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