Tempo di rinnovare la patente e, come  capita a ogni scadenza, mi ritrovo a pensare a cosa facevo dieci anni fa, come sto adesso, dove sarò tra dieci anni. E’ inevitabile: il documento che scade è per me motivo di bilancio. Quest’anno poi è necessario anche presentare una foto recente; era già abbastanza deprimente dover accettare che fossero passati altri dieci anni, pensare che ai tempi ero una donna in carriera e ora sono una donna ….. di mezza età… il che di per sé non sarebbe un concetto terribile, dopotutto ho ancora l’altra mezza da vivere e, per dirla tutta, nella prima metà ci sono gli anni dell’infanzia, che non contano perché li ricordo poco, quelli dell’adolescenza, indimenticabili e non sempre per ragioni piacevoli: per esempio, è successo anche a voi di essere oppressi  da uno stato d’animo di depressione costante e immotivata, o da delusioni d’amore che credevate vi avrebbero segnati per sempre? E anche voi avevate l’istinto irrefrenabile di farvi del male ascoltando senza sosta le canzoni più struggenti di Baglioni? E la maturità? La maturità,  che insidia ancora le mie notti di tanto in tanto e al risveglio mi fa credere per un momento di non essere ancora matura? Per terminare la rassegna della mia prima mezza età passo all’età adulta e qui la questione si fa più interessante, se non altro i momenti di sconforto in questa parte della vita sono sempre stati motivati. Tutto sommato non sono stati affatto male, mi dico, non ho rimpianti e questo aspetto mi consola.

Sfoglio il mio foglietto rosa tutto spiegazzato, anche lui mostra i segni dell’età; mi è stato accanto negli ultimi 30 anni, ne ha viste tante con me. Ci faremo compagnia per qualche giorno ancora, poi cederà la staffetta al nuovo e moderno formato.

Guardo la mia foto, quella nuova, e poi osservo quella vecchia, e con lei tanta vita passata. Mi soffermo sullo sguardo: è quello di sempre; la ragazza anni 80 stavolta tace, mi guarda con rispetto, mi dice che dopotutto la strada fatta non è per niente male, siamo pronte tutte e due a rimetterci in viaggio, con o senza automobile.