Torna l’ora solare e con essa il regalo di un’ora in più da vivere: la si può usare per dormire un po’ di più, per portarsi avanti con lo studio, un po’ triste di domenica, o per dedicarsi alle proprie passioni. Io l’ho sfruttata per leggere: in solitudine, con il mio immancabile caffè, in silenzio. Un libro prima, il giornale poi.
Sfogliando il sempre interessante inserto domenicale di Repubblica, Robinson, ho trovato una pagina che non potevo non condividere con voi: una scelta di parole preferite dal pubblico del quotidiano che, rispondendo all’iniziativa della redazione in occasione dei cent’anni dello Zingarelli, ha fornito un interessante elenco.
Tra i termini scelti c’è anche la mia “resilienza”, ricordate il post di qualche tempo fa? Bene, ora però voglio fare lavorare voi. Ditemi, qual è il vostro termine preferito e perché? Dedicate qualche minuto di quest’ora in più alle parole… aspetto i vostri commenti. Buona domenica!
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“Imperfezione” è sempre stata una parola che risveglia i miei sensi e la mia attenzione: sarà il significato dalle mille accezioni, o forse il connubio tra consonanti liquide e sibilanti che danno quel piacere nel pronunciarla che rendono questa parola, a mio dire,…perfetta!