La regola dei pesci è non fermarsi; quando sono in difficoltà devono seguire gli altri, la traiettoria del banco. “Si chiama schooling, (….) quella cosa per cui i pesci continuano a muoversi tutti insieme senza scontrarsi e senza perdere nessuno. Basta fidarsi del movimento degli altri. E’ questa, la regola dei pesci.”
Accade però che tra esseri umani, adolescenti fragili, incoscienti a volte, muoversi tutti insieme può far perdere la traiettoria, o semplicemente seguire quella sbagliata.
In questo romanzo Roberto Scianna esplora il mondo dei giovani dall’interno, ne studia i movimenti seguendone un banco, fatto di quattro amici, e proprio come un pesce nel banco, si fa uno di loro mostrandoci ingenuità , storture, restituendoci un quadro complesso e problematico dove gli adulti restano in disparte sconfitti, a domandarsi quando hanno smesso di essere un punto di riferimento, quando hanno smesso di conoscere i propri figli.
Grazie di nuovo alla mia amica Anna, che mi ha consegnato questo libro tra altri perché lo leggessi, dandomi un’opportunità di riflessione su quanto sia stato diverso dall’attuale il mio modo e mondo di adolescente, e su quanto sia difficile, in ogni epoca, il mestiere di genitori.
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