Non so perché non mi sia venuto in mente subito, il primo giorno di scuola; ogni cosa che vedo, persona che incontro, sensazione che provo sono potenziali temi da affrontare nel mio blog. Eppure le mie quotidiane avventure scolastiche erano finora rimaste in penombra. Qualche giorno fa mi sono resa conto che il mio Manuale di Sopravvivenza non poteva non avere un capitolo intitolato: “Appunti di scuola”!
Mi ha ispirato uno studente, o meglio una sua frase:
” Prof, ha una penna da prestarmi?”
Vi starete chiedendo: domanda innocente, cosa c’è di strano? La mia mente ingenua ha pensato lo stesso, provvedendo immediatamente; ho decine di penne, adoro la cancelleria: uno dei momenti più eccitanti del mio ritorno a scuola è stato comprarne di colorate, cercare colori meno traumatici del rosso per le correzioni, approntare un astuccio, compilare il registro personale, rigorosamente cartaceo, obsoleto ma previdente back up di quello ufficiale, elettronico.
Il fatto è che la richiesta non è stata causata dall’esaurimento della penna nel bel mezzo della lezione, ma dall’assenza dell’astuccio, anch’esso “non pervenuto”, nello zaino, e nella lista delle priorità del mio distratto, ma simpaticissimo studente. Ciò che lo rende assolutamente degno di far parte del mio Manuale è il suo sguardo sorpreso nel riscontrare disappunto sul mio volto.
Ditemi voi, cari lettori: come può una penna non far parte dei “must have” del bagaglio scolastico dei nostri figli? Sono notoriamente “antica” in quanto a sensibilità per tutto ciò che è tecnologico, ma cosa può sostituire l’amata Bic o, meglio ancora, la penna con quattro colori? E’ uno strumento consolatorio, ravviva l’arredo del banco che, dopo generazioni di studenti, è stinto, rugoso, porta i segni di giorni, anni di vite scolastiche di ex adolescenti, serve a compilare “pizzini” per tentare di aiutare chi è in difficoltà, a scrivere messaggi sul diario del compagno, a scrivere sul diario….il diario, altro disperso…
Cosa resta delle memorie di gioventù, se non c’è un diario sul quale scriverle… per non parlare dell’utilizzo secondario che è quello di scriverci i compiti? Tralascerò le osservazioni del mio studente circa la trascrizione dei compiti e l’esecuzione degli stessi, mi sto ancora riavendo… cosa mi riserverà domani?
Spero di potervelo raccontare.. 🙂
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Che cavolo, le penne a quattro colori dovrebbero essere parte della vita di un qualsiasi studente! 😂