Cari lettori, ricordate il mio recente post, Giovani dentro?
Ebbene, io ci provo a vedere il lato positivo, giuro che ci provo: l’età vera non è quella anagrafica, è quella che si sente di avere ecc. ecc. Ma quando ieri, alla domanda “Com’è la nuova prof?” mia figlia ha risposto: “Non è tanto vecchia, avrà trent’anni..” Come dovevo reagire? Che vuol dire “non è tanto vecchia”? Una donna a trent’anni è una ragazzina, una donna di trent’anni in un’altra epoca sarebbe potuta quasi essere mia figlia… e tu me la definisci “non tanto vecchia”?” Mia figlia arrampicandosi sugli specchi è riuscita a scongiurare un digiuno punitivo (come sapete una delle peggiori disgrazie per lei) e io ho cercato di dimenticare. Ma non ci sono riuscita.
Come se non bastasse poche ore più tardi una ragazza in metropolitana, dopo avermi pestato un piede, si è prontamente scusata dicendo: “Mi scusi signora”.
Non mi sono neanche voltata, non c’era dubbio. La persona col piede dolorante ero io, ero io la “signora”. Ho sorriso mestamente e mi sono disposta ad attendere il colpo definitivo alla mia autostima, qualcuno che mi cedesse il suo posto a sedere, ma ciò non è accaduto per fortuna, almeno per ora…
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…scusa!